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In che modo la concorrenza sta aumentando i prezzi? Come gestisce l'eccesso di scorte? Leggi questo report per scoprire come il tuo brand può ottimizzare le prestazioni in un settore in trasformazione.

Gli ultimi due anni sono stati difficili per il settore del fashion. Basti pensare ai lockdown causati dalla pandemia, che hanno obbligato i brand a chiudere i loro negozi in tutto il mondo; agli accumuli di scorte per via delle interruzioni della supply chain; oppure agli aumenti dei prezzi che stanno investendo tutto il settore. Dagli aumenti dei costi dell'energia e degli alimenti fino all'aumento del prezzo del cotone, il settore del fashion sta subendo gli effetti di questi fenomeni globali.

Tra questi, quello che incide maggiormente sulle attività dei brand di abbigliamento è l'inflazione. L'inflazione ha raggiunto il punto più alto da 40 anni a questa parte e i consumatori stanno riducendo gli acquisti discrezionali, di cui l'abbigliamento è una delle principali categorie. In che modo i diversi segmenti del settore risentono dell'inflazione?

1. Aumento dei costi
   Il principale responsabile dell'inflazione è l'aumento del costo dell'energia. Molti brand citano l'. Benché i prezzi del cotone si siano stabilizzati, il valore del dollaro ha fatto salire su scala internazionale il prezzo del cotone prodotto negli Stati Uniti.
2. Aumento dell'IPC
   L'indice dei prezzi al consumo sta aumentando in tutto il mondo e questo aumento è particolarmente significativo nell'abbigliamento. All'aumento dei costi per produzione, tessuti, carburante e salari, i brand di abbigliamento rispondono con l'aumento dei prezzi al consumo.
3. Taglio della spesa
   Con l'aumento dei prezzi al consumo, gli acquirenti stanno riducendo le spese discrezionali, concentrandosi su quelle essenziali e cercando alternative.

Questi tagli hanno colpito principalmente il mercato di massa, dove i consumatori a reddito più basso si stanno concentrando più sulle spese essenziali che su quelle discrezionali. Tuttavia, la domanda da porsi è questa: a cosa i consumatori non sono disposti a rinunciare? Quali capi d'abbigliamento continueranno a comprare, nonostante l'aumento dei prezzi e del costo della vita? La risposta a questa domanda è fondamentale per i brand di abbigliamento perché può consentirgli di determinare con esattezza dove aumentare i prezzi e di quanto, riducendo al minimo il calo delle vendite e ottimizzando i profitti in tempi di inflazione.

È proprio qui che entrano in gioco i dati in tempo reale di Retviews. Lo scopo di questo report è spiegare come l'intelligenza artificiale e i big data aiutano alcuni leader del mercato a fronteggiare l'inflazione, la recessione e le trasformazioni del settore.

Il problema dell'inflazione e dei tagli alle spese non colpisce uniformemente l'intero settore, dato che i brand del lusso accessibile e di fascia alta non stanno risentendo dell'attuale clima globale, anzi. Le vendite nel settore del lusso sono cresciute significativamente grazie al ritorno degli eventi sociali, dei matrimoni e delle feste. I consumatori più abbienti stanno dando libero sfogo alla loro voglia di beni di lusso, a lungo repressa a causa dei lockdown della pandemia.

Tuttavia, è bene chiedersi se, con l'incombente recessione, la novità del "revenge shopping" durerà oppure se è già in via di declino.

I brand più hot del settore stanno affrontando con successo l'inflazione e migliorando le loro prestazioni grazie a uno strumento di competitive intelligence basato sull'intelligenza artificiale che consente di monitorare le strategie, i prezzi e gli sconti della concorrenza, in modo da realizzare assortimenti vincenti al prezzo giusto e ottimizzare i margini. Questo strumento è Retviews, la piattaforma di analisi competitiva per il fashion. Leggi il nostro report sull'inflazione per scoprire come i principali brand stanno affrontando queste sfide sfruttando i dati della concorrenza per conservare la leadership del settore.